Dopo aver trascorso alcuni anni in Messico tra alterne fortune, i Leningrad Cowboys, considerati la peggiore rock band esistente, decidono di tornare a casa loro in Siberia. A guidarli è il loro manager Vladimir, che, in seguito a una profonda rivoluzione interiore, ha deciso di farsi chiamare Moses. Il viaggio in nave attraverso l'oceano è lungo e l'intera band, presa da forti dubbi sulle sue vere intenzioni, è in rivolta contro Moses. All'arrivo in Europa li attendono molti guai, le difficoltà aumentano e diventa sempre più difficile trovare denaro, rifornirsi di benzina e provvedere a cibo e bevande. Inoltre, un agente della CIA è sulle loro tracce, alla ricerca del naso della Statua della Libertà FONTE: .cinematografo.it
Zlata Filipovic - Diario di Zlata. Una bambina racconta Sarajevo sotto le bombe
Zlata Filipovic ha 11 anni quando esplode l'inferno di Sarajevo. Come tante sue coetanee tiene un diario dove registra gli eventi minimi dell'esistenza quotidiana. Ma scoppia la guerra e Zlata cambia in fretta, matura. Il suo mondo è in pezzi, ora vi dominano l'odio cieco, la paura, la disperazione. Al diario, come a un'amica immaginaria di nome Mimmy, consegna la cronaca di giornate profondamente mutate: le notti passate in cantina, l'esplodere delle granate, le raffiche dei cecchini, gli amici uccisi. Zlata scrivendo vuole dar voce "ai tremila bambini morti sotto le bombe, agli invalidi che s'incontrano per le strade privi di un braccio o di una gamba". E la sua testimonianza diventa simbolo delle sofferenze di un popolo, invocazione di pace. illibraio.it
Oggi è laureata all'università di Oxford, attualmente vive in Irlanda dove è membro del Board della sezione irlandese di Amnesty International.
Una testimonianza coraggiosa e commovente, un'invocazione alla pace diventata un classico della letteratura di guerra.
«Nel racconta della tragedia vissuta a Sarajevo, il diario di Zlata assomiglia maledettamente a quello che Anna Frank teneva negli anni dell'occupazione nazista» – la Repubblica
C'è solo un po' d'amore
Che mi è rimasto qui
E non so dove metterlo
Un amore così
Vedessi come canta
Vedessi come danza
Vedessi quante volte si sposta
Si muove per la stanza
E dice di conoscermi
Di essere qui per me
Di tanto in tanto mi ricorda
Qualcuno che non c'è
Però mi sembra strano
Non rivederti più
Conosci questo amore tu?
Fammi Vedere Tu di Roberto Vecchioni
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