La mostra resterà aperta sino a domenica 16 giugno 2019,
secondo i seguenti orari:
10:00 – 13:00 / 17:00 – 19:00.

Sabato 1° giugno 2019, alle ore 17:00, nella Sala dei Graffiti del Palazzo Paolo V, corso Garibaldi n. 145, Benevento, è stata inaugurata inaugurata la mostra, curata dal sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello,
intitolata ‘Anti gravitas collection’
con opere dell’artista messicana Beatríz Cárdenas,
già vincitrice di un premio nella rassegna
internazionale d’arte contemporanea
‘StregArti. Premio Arco di Traiano’, 2018,
con la scultura ‘Cappello da Strega’.
Intervento critico di Maurizio Vitiello.

Beatríz Cárdenas sta sviluppando il suo forte sentimento geometrico con produzioni terse, esemplari, concludenti. È sempre alla continua ricerca di un taglio ulteriore, che confermi la qualità della sua operazione estetica, che s’avvale di due rispondenze continentali, una occidentale e l’altra americana, e precisamente messicana. La vivacità dei suoi lavori è fornita da linee cromatiche in accattivante equilibrio e sono rese uniche dall’intelligente abbinamento con giustapposizioni e colori dell’antico folklore messicano.
Le sue ultime opere annotano colori e linee in bilanciamento, quasi una partitura unica, agganciata ai colori dell’antico folk della sua terra natia. L’artista guarda e non dimentica le tradizioni e le allinea e/o le richiama in definizioni minute, vale a dire in minuscoli precipitati memoriali in un contesto astratto – geometrico. Le linee geometriche predominanti vivono estensioni logico-spaziali armonizzate, amalgamate, connesse con ridottissime concrezioni di fiati di corporeità dell’esprit messicano. Ora, con un avvincente studio analitico tratta nuove forme espressive ed è, quindi, passata totalmente alla pittura astratta, dove ha ripreso temi geometrici e innestato motivi ludici.
I suoi lavori saranno sempre più stimati dal mondo della critica e ogni momento espositivo permetterà a questa bravissima artista di ridefinire, migliorare e acquisire nel dettato compositivo, debitamente tracciato e costruito, valori segnici, pittorici e poetici, che possano, altresì e ulteriormente, corroborare e validare una sequenza di plurimi sentieri e fortificare e ampliare una successione di attenzioni verso un astrattismo tagliente e penetrante, seppur, magistralmente musicale, proteso a intendere articolati segmenti di un mondo esplosivo, in continuo cambiamento, tra umori reattivi.
L’artista si sofferma, in modo più che esteso, a contenere gli intralci contemporanei, ma anche a rilanciare possibili visioni per un divenire di tempi e realtà, di distanze e luoghi. Le sue tele riescono a inserirsi nel filone dell’astrattismo contemporaneo in cui a primeggiare sono linee pluri – segmentate, nonché colorazioni volutamente accese, brillanti e squillanti, filtrate attraverso l’uso di oli, acrilici, appunti di collage, impasti vari, e non solo.
Beatríz Cárdenas viaggia sulle strade dell’astrattismo di matrice lirica, in cui eleganze e fraseggi pittorici, rinviate articolazioni e consistenze materiche evidenziano campiture gravide di umori e di verità, mentre segni, segnacoli e segnali fermano effetti ludici e sostengono tagli, finemente geometrici, in chiave gaia.
Decisamente, è riuscita a specificare e a definire una sua cifra e, pertanto, si riconosce. Chi si esercita con consapevolezza estrema sul qualificato e aperto versante astratto-lirico-geometrico sa che deve corroborare questo codice interpretativo con atti precisi, abili e preparati per raggiungere varie latitudini di studio. Beatríz Cárdenas recupera memorie, giustifica e rinverdisce condotte per regolare una maniera, che possa riclassificare le tonalità dei colori e rimediare il senso del taglio per agevolare una pluralità di aperture e definire essenze tra spessori del passato e profondità attuali.
Maurizio Vitiello
https://www.expartibus.it › Territorio
secondo i seguenti orari:
10:00 – 13:00 / 17:00 – 19:00.

Sabato 1° giugno 2019, alle ore 17:00, nella Sala dei Graffiti del Palazzo Paolo V, corso Garibaldi n. 145, Benevento, è stata inaugurata inaugurata la mostra, curata dal sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello,
intitolata ‘Anti gravitas collection’
con opere dell’artista messicana Beatríz Cárdenas,
![]() |
X3 - Beatríz Cárdenas, Blue Line, acrilico su tela, cm. 80x80, 2015. |
‘StregArti. Premio Arco di Traiano’, 2018,
con la scultura ‘Cappello da Strega’.
![]() |
X5 - Beatríz Cárdenas, Moon Flowers, tecnica mista, cm. 80x80, 2019 |
Beatríz Cárdenas sta sviluppando il suo forte sentimento geometrico con produzioni terse, esemplari, concludenti. È sempre alla continua ricerca di un taglio ulteriore, che confermi la qualità della sua operazione estetica, che s’avvale di due rispondenze continentali, una occidentale e l’altra americana, e precisamente messicana. La vivacità dei suoi lavori è fornita da linee cromatiche in accattivante equilibrio e sono rese uniche dall’intelligente abbinamento con giustapposizioni e colori dell’antico folklore messicano.
Le sue ultime opere annotano colori e linee in bilanciamento, quasi una partitura unica, agganciata ai colori dell’antico folk della sua terra natia. L’artista guarda e non dimentica le tradizioni e le allinea e/o le richiama in definizioni minute, vale a dire in minuscoli precipitati memoriali in un contesto astratto – geometrico. Le linee geometriche predominanti vivono estensioni logico-spaziali armonizzate, amalgamate, connesse con ridottissime concrezioni di fiati di corporeità dell’esprit messicano. Ora, con un avvincente studio analitico tratta nuove forme espressive ed è, quindi, passata totalmente alla pittura astratta, dove ha ripreso temi geometrici e innestato motivi ludici.
I suoi lavori saranno sempre più stimati dal mondo della critica e ogni momento espositivo permetterà a questa bravissima artista di ridefinire, migliorare e acquisire nel dettato compositivo, debitamente tracciato e costruito, valori segnici, pittorici e poetici, che possano, altresì e ulteriormente, corroborare e validare una sequenza di plurimi sentieri e fortificare e ampliare una successione di attenzioni verso un astrattismo tagliente e penetrante, seppur, magistralmente musicale, proteso a intendere articolati segmenti di un mondo esplosivo, in continuo cambiamento, tra umori reattivi.
L’artista si sofferma, in modo più che esteso, a contenere gli intralci contemporanei, ma anche a rilanciare possibili visioni per un divenire di tempi e realtà, di distanze e luoghi. Le sue tele riescono a inserirsi nel filone dell’astrattismo contemporaneo in cui a primeggiare sono linee pluri – segmentate, nonché colorazioni volutamente accese, brillanti e squillanti, filtrate attraverso l’uso di oli, acrilici, appunti di collage, impasti vari, e non solo.
Beatríz Cárdenas viaggia sulle strade dell’astrattismo di matrice lirica, in cui eleganze e fraseggi pittorici, rinviate articolazioni e consistenze materiche evidenziano campiture gravide di umori e di verità, mentre segni, segnacoli e segnali fermano effetti ludici e sostengono tagli, finemente geometrici, in chiave gaia.
Decisamente, è riuscita a specificare e a definire una sua cifra e, pertanto, si riconosce. Chi si esercita con consapevolezza estrema sul qualificato e aperto versante astratto-lirico-geometrico sa che deve corroborare questo codice interpretativo con atti precisi, abili e preparati per raggiungere varie latitudini di studio. Beatríz Cárdenas recupera memorie, giustifica e rinverdisce condotte per regolare una maniera, che possa riclassificare le tonalità dei colori e rimediare il senso del taglio per agevolare una pluralità di aperture e definire essenze tra spessori del passato e profondità attuali.
Maurizio Vitiello

https://www.expartibus.it › Territorio
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