Il Circo Sciò Sciò va in scena con Ciro Cascina, Gerardo Amarante, Bruno Leone, H.e.r. (Erma Castriota), Luigi Patano, Vincenzo Ciccarelli, , Marcello Squillante, Gianluca Fusco, Vincenzo Racioppi, Antonio Anastasia, Bruno Belardi e Michelangelo Rusco, Carlo Ambrosio, Enzo Cuomo,  Rosaria Buschini. 
Parteciperà anche il gruppo  musicale Ars Nova.
COSTUMI SALVATORE SALZANO
PRODUZIONE A.B.A S.A.S. LIBRERIA LIBERTÀ DI TORRE ANNUNZIATA
INGRESSO GRATUITO
14 giugno 2019 ore 21.30
durata 2 ore
Napoli
Piazzetta Trinchese
In un pomeriggio di primavera napoletana, sei scugnizzi salgono grandi scale di pietra lavica, attirati da ritmi di tammorra, il più piccolo porta un contrabbasso sulle spalle. Al centro di piazzetta Trinchese, nel quartiere di Forcella, c’è un poeta “femmenella” che al ritmo di tammorra racconta storie vicine e lontane, in un gioco canoro, con una voce che inizia a vibrare melodie antiche legate ai riti della madre terra.
In questa atmosfera viene accolto il pubblico del quartiere, composto da napoletani e da nuovi abitanti, in maggioranza immigranti africani, un pubblico che evoca immagini da dopoguerra. La piazzetta diventa platea, i balconi diventano gallería, con i panari calati per ricevere le cartelle.
La magia dei “femmenielli” crea così un improbabile “globe theater napolitano”: suona la tromba degli scugnizzi e il più giovincello a voce alta, quasi per gioco, chiama a decifrare
i sogni dei passanti. Magicamente arriva la tombolara al classico grido di «Chest’è a mano e chist’è o culo do panaro, a mano è libera!». La tombolara incita il pubblico, ed inizia un rosario di numeri, ognuno con i suoi significati. Ad alcuni numeri della tombola sono legati l’entrata in scena di personaggi e pieces specifiche sia musicali sia teatrali.
Lo spettacolo termina con una tammurriata in cui pubblico e attori si fonderanno in quell’unicum che madre Terra ha generato a testimonianza che il “Femmeniello” è la sintesi
di un dualismo maschio/femmina che in ogni persona è presente e pronto ad essere esplorato ed esploso.
#ntfi19
Non solo un gruppo di attivisti dei movimenti per i diritti civili ma anche veri professionisti,   come Sasà Salzano eclettico affermato costumista di cinema e teatro internazionale, ma ogni elemento dello spettacolo a una sua grande storia di artista.
«Int”e ‘a ‘stu munno, nun c’avessere stà né uommene, né femmene, pe’ fa’ ‘na vita quieta… e aggio ditte buono», Concetta Barra, così chiudeva lo spettacolo “La gatta Cenerentola” di Roberto De Simone.
«Sta terra ca è tutto ‘o cuntrarie ‘e tutto, ca è femmena è ommo, ca è doce e amara, ca è tutto ‘o cuntrarie e tutto. Non poteva che nascere qui Partenope, meza femmena e mieze pesce».
«Porteremo in scena la vera cultura popolare attraverso la figura del femminello: lui sarà, terra, fuoco, acqua in un magico percorso fatto di musica, teatro, tribali danze attraverso le tammuriate ma soprattutto con la tombola, il rosario dei numeri”, l’antica arte delle guarattelle, la messa in scena del parto di Pulcinella».
Lo spettacolo è sintesi di una tradizione proposta  in un luogo dove esistono radici antiche fedeli a culti e ritualità, Forcella: tutto il pubblico sarà coinvolto nella messinscena facendo parte integrante della rappresentazione, conoscendo fatti e personaggi sconosciuti.  
By
 Pasquale Ferro