lunedì 20 maggio 2019

La grande odalisca (La grande odalisque) Jean-Auguste-Dominique Ingres. "lei aspetta... la sua bellezza non la stimola..."

La grande odalisca (La grande odalisque) è un dipinto a olio su tela (88,9 cm×162,56 cm) di Jean-Auguste-Dominique Ingres, realizzato nel 1814 e conservato dal 1899 nel museo del Louvre di Parigi
Riferendosi al dipinto il professore d'arte Robert Rosenblum la definì
«Una pigra creatura dell'harem, i cui piedi non sono mai stati segnati o sporcati dall'uso, l'odalisca è presumibilmente in mostra passiva per il nostro diletto... Giace reclinata nel lusso ovattato, carezzata da rasi, sete, pellicce e piume.»
Louis de Cormenin la descrisse in questo modo:
«...lei volta verso lo spettatore una testa incurante con la consapevolezza di essere bella. Lei non è nuda per insolenza, ma per tranquillità e serenità... Senza lacrime di rimorso, senza modestia e senso di allarme, lei aspetta... la sua bellezza non la stimola...»
«Sorprendentemente bella da un punto di vista puramente materiale, così fiera di sé, e così distaccata sia con il presente che con il futuro»
Come messo in evidenza dalla scrittrice Fatema Mernissi, la donna di Ingres è nuda, sebbene le vere odalische fossero sempre vestite. Ciò è stato interpretato, criticamente, come il risultato di una visione distorta e lasciva che l'Occidente aveva, durante l'Ottocento, nei confronti di culture distanti, quali quella islamica
Il dipinto raffigura un'odalisca in un harem nell'atto di agitare un ventaglio di piume di pavone. La donna è adagiata languidamente su un letto di stoffa azzurra, ove sono appoggiati una pelliccia bruna, un cuscino, una coperta gialla, un lenzuolo bianco e dei gioielli; all'estrema destra, vi sono invece un bruciaprofumi e una lunga pipa. Se si esclude il suo turbante, l'odalisca ritratta è completamente nuda e voltata di schiena, e descrive con il proprio corpo una flessuosa mezzaluna rosata; viene ripresa nel momento stesso in cui ruota la testa per osservare lo spettatore. La pelle della figura femminile risalta dal fondo scurissimo della stanza, parzialmente coperto da una tenda azzurra ricamata che tuttavia lascia intravedere il muro di fondo e due grandi bauli. La grande odalisca
La grande odalisca fu commissionata nel 1814 all’artista Jean-Auguste-Dominique Ingres dalla sorella di Napoleone Bonaparte, Carolina.
La donna aveva sposato il generale Gioacchino Murat, divenuto re di Napoli nel 1808, e voleva che il dipinto facesse da pendant a un altro dipinto di Ingres raffigurante una donna nuda dormiente.
Il dipinto venne presentato nel 1819 al Salon di Parigi e i giudizi non furono tutti positivi e in particolare la critica rimproverava all’artista di non aver descritto perfettamente l’anatomia del corpo della grande odalisca.
Inoltre la donna rappresentata non avrebbe dovuto essere nuda perché le odalische sono sempre vestite nell’harem.
Ingres è l’ultimo grande artista della pittura classica.
Era stato allievo di Jacques-Louis David e riesce a diventare l’interprete perfetto di una stagione di passaggio e che stava già subendo l’arrivo del Romanticismo.
La grande odalisca, quindi, è una figura di donna tipicamente ottocentesca, una donna che non è più sottomessa ma è in grado di dominare il proprio corpo e lo usa.
È bellissima e ha uno sguardo sicuro di sé, con un atteggiamento che le donne imparano ad assumere proprio in quel periodo storico denso di cambiamenti.
La grande odalisca di Ingres si trova al Louvre dal 1899.
Suspended Night-Tomasz Stanko

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