giovedì 11 giugno 2020

La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever)

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La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever) è un film musicale del 1977 diretto dal regista John Badham, che lanciò l'attore John Travolta.
La pellicola, grazie alla quale John Travolta ottenne la sua definitiva consacrazione, viene concepita come un vero e proprio omaggio alla disco music e al fascino dominante negli anni settanta. Le musiche vengono arricchite dai successi musicali in voga all'epoca, tra cui spiccano le canzoni originali dei Bee Gees (soprattutto il brano Stayin' Alive), che con la pellicola ritrovano una nuova stagione di gloria.
Il film ebbe un successo straordinario. La colonna sonora della pellicola, Saturday Night Fever, composta per lo più dai celebri brani dei Bee Gees, vendette oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo, diventando una delle colonne sonore più vendute di tutti i tempi (a quel tempo, prima della pubblicazione di Thriller di Michael Jackson, era anche l'album discografico più venduto di sempre in assoluto). Il film fu il primo a dare vita ad un vero e proprio cross-media marketing, grazie anche a diversi derivati che lo promossero per lungo tempo.
Nel 2010, Saturday Night Fever è entrato a far parte della National Film Registry, che lo definì "storicamente e culturalmente significativo".
New York, anni Settanta. Anthony Manero, detto Tony, è un giovanotto diciannovenne di origini italiane che vive a Brooklyn, dal carattere estroverso ma impulsivo e superficiale. Egli lavora come commesso in un negozio di vernici e frequenta un gruppo di connazionali, con i quali non perde l'occasione di compiere bravate, approfittare della loro ingenua amica Annette e scatenare risse con bande rivali, tra cui i Barracudas, un gruppo di portoricani.
Tony ha un solo notevole talento, il ballo, e ogni sabato sera frequenta con i suoi amici Joey, Gus, Double J. e il giovanissimo Bobby C. la discoteca 2001 Odissey, dove si è guadagnato il rispetto dei coetanei e l'ammirazione delle donne, delle quali però non ha affatto interesse ad approfittare sessualmente, a differenza dei suoi amici. Una sera Annette propone a Tony di far coppia con lei per partecipare ad una gara di ballo che si terrà nelle settimane successive nel locale, ma Tony rifiuta, in quanto ha capito che la ragazza proverà ad approfittare della situazione per instaurare una relazione affettiva.
Nei giorni successivi Gus viene aggredito e picchiato in strada da una banda di ispanici, finendo in ospedale. Supponendo che siano stati i Barracudas, Tony e i suoi amici organizzano una spedizione punitiva, dalla quale escono vittoriosi, per poi scoprire di aver pestato brutalmente la banda sbagliata.
A questo punto, nella scuola di ballo che frequenta, Tony conosce Stephanie Mangano, anch'essa italo-americana ma dal carattere più maturo e volitivo. Stephanie, desiderosa di emanciparsi, ha lasciato Brooklyn per trasferirsi a Manhattan, si barcamena come giornalista ed è infatuata del mondo delle celebrità, con cui è continuamente a contatto e di cui passa molto tempo a parlare, spesso finendo anche per annoiare Tony e la sua compagnia. Nonostante gli iniziali freddi rifiuti della ragazza e le differenze di età e di carattere, i due si avvicinano ed iniziano una frequentazione più o meno regolare per partecipare ballando insieme alla gara. Il giorno della gara, i due ne escono vittoriosi con una singolare esibizione sulle note di More Than a Woman dei Bee Gees, motivo guida del film. Grazie alle simpatie del pubblico, i due strappano la vittoria ad un'assai più meritevole coppia portoricana.
La colonna sonora di Saturday Night Fever venne pubblicata il 10 dicembre del 1977, una settimana prima dell'uscita del film nelle sale cinematografiche.
L'album scalò immediatamente le classifiche musicali, fino a conquistare la vetta della Billboard 200 negli Stati Uniti d'America, dove rimase per ben 24 settimane consecutive, risultando il disco più venduto dell'anno in vari Paesi, tra cui l'Italia, Australia, Canada, Regno Unito, Germania e Svezia, occupando la prima posizione nelle classifiche di più di 30 nazioni. Le vendite del disco vennero incrementate non solo dal film, ma anche dai molti singoli estratti. Ne è un esempio il brano Stayin' Alive, oggi conosciuto come il più celebre dei Bee Gees, How Deep Is Your Love e Night Fever, diventate vere e proprie hit simbolo della disco music.
Nomination Migliore canzone originale (How Deep Is Your Love?) a Barry Gibb, Maurice Gibb e Robin Gibb
Nomination Miglior attore protagonista a John Travolta
Nomination Miglior attrice non protagonista a Donna Pescow
1978 - WGA Award
Nomination Miglior sceneggiatura a Norman Wexler
Golden Screen
Nomination Miglior attore protagonista a John Travolta
La febbre del sabato sera. 40 anni del film icona della disco music
Editore: Ultra
Anno edizione: 2017
In commercio dal: 2 novembre 2017
Pagine: 144 p., ill. , Brossura
EAN: 9788867766406
Completo bianco, braccio puntato al cielo e luci accese a dare un nuovo ritmo alla notte. Sono passati quarant'anni da quando Tony Manero è sceso per la prima volta in pista diventando immediatamente un'icona di disco music e glam. E, soprattutto, un fenomeno. Era il 1977 e con l'uscita nelle sale del film di John Badham, "La febbre del sabato sera", John Travolta, nei panni del giovane Manero, portava in scena il ballo come strumento di ribellione e rivoluzione. Rivalsa sociale. La pista era il regno del "fantastico" dove tutto diventava possibile, perfino inventarsi un futuro. Premiato da botteghino e critici - la maggior parte dei giornalisti di settore lo definì "film più bello dell'anno" - il lungometraggio è un cult, apprezzato anche dai giovanissimi. Nel 2004 è stato aggiunto nella lista dei "1.000 migliori film di tutti i tempi" stilata dal «New York Times», nel 2010 è entrato nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso, perché riconosciuto "storicamente e culturalmente significativo". A quarant'anni di distanza, un viaggio nella realtà del tempo, tra moda, musica e vita nella comunità degli italoamericani, e un confronto con oggi, tra crisi, nichilismo giovanile, razzismo, omofobia, aspirazioni frustrate, desiderio di trovare una via di fuga dalla realtà. Per scendere, di nuovo, in pista. https://www.ibs.it

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