lunedì 3 giugno 2019

Festival CinemAmbiente 2019. #3giugno

di   Ryszard Hunka   Canada, 2017 53'
Regista:
Produttore:
Merit Motion Pictures
La vita segreta della Foresta Boreale che, estendendosi dall’Alaska alla Russia, passando per il Canada e la Scandinavia, costituisce da oltre 10.000 anni il più grande ecosistema del mondo, insieme alle Foreste Tropicali. Un’esplorazione originale e suggestiva che, grazie all’ausilio di scienziati ed ecologisti, mostra le stupefacenti relazioni che si instaurano tra la grandi varietà di specie arboree: gli alberi comunicano tra loro, formano alleanze e si uniscono per affrontare gli elementi smentendo l’opinione comune che li ritiene esseri solitari. Attivano vere e proprie connessioni sociali che permettono loro di prosperare in condizioni difficili e di condividere cibo e acqua attraverso le loro radici. Quanto questa straordinaria forza della natura riuscirà a proteggersi dall’assalto dei cambiamenti climatici?
  

Rare

di   Furio Busignani   Italia, 2019 34'
Regista:
Produttore:
SOIL DOC 
Un viaggio per l’Italia che racconta le storie di sette donne molto differenti tra loro eppure accomunate da un percorso intrapreso in solitaria e nel totale rispetto per la terra, scelta come ambiente lavorativo e progetto di vita. Ritratti contemporanei che rendono omaggio a tutte quelle donne che, prima della migrazione degli anni Settanta verso le fabbriche delle grandi città, rappresentavano l’anello forte dell’economia familiare rurale. Erano loro a governare le stalle, a mungere, a lavorare i campi, a produrre con attenzione la semenza scegliendo le colture migliori, a creare piatti poveri e senza spreco, oltre ad essere madri e mogli. Oggi, Alessia, Sara, Claudia e le altre, malgrado le avversità, sono determinate e appassionate nella loro volontà di ripopolare territori dimenticati e di restituire una conoscenza rurale antica. https://cinemambiente.it/programma/
di   Shasha Nakhai   Nigeria, 2018 58'
Regista:
Produttore:
Storyline Entertainment 
Sebbene la Nigeria abbia la più grande riserva di gas naturale in Africa e sia il maggior produttore di energia, più del 50% della sua popolazione non ha accesso all’elettricità. A Port Harcourt, un importante hub di raffinazione nel Delta del Niger, i blackout sono la norma; elettricisti professionisti e improvvisati rischiano costantemente la vita sulle linee elettriche per guadagnare l’indispensabile alla sopravvivenza delle loro famiglie. Storie di vita di gente comune tessono il racconto di un aspetto poco noto della società nigeriana, dove in molti manifestano la propria rabbia attaccando metanodotti e centrali in disuso. Un film sulla crisi energetica, sulla lotta per il potere, sulla tensione tra governi attuali ed eredità coloniale. 
Thermostat Climatique
di   Arthur Rifflet   Francia, 2018 52'
Regista:
Produttore:
Les Films en Vrac & Ushuaïa TV, Mille Plateaux 
Productions International
Un grido di denuncia e al contempo di speranza verso un’economia più egualitaria e sostenibile.
Sotto la pressione del riscaldamento globale, la geoingegneria e i cambiamenti climatici su larga scala sembrano non appartenere più esclusivamente all’immaginario fantascientifico. Progetti come lo Stratospheric Aerosols Injections e il Marine Cloud Brightening per la gestione delle radiazioni solari, e gli impianti DAC (Direct Air Capture), capaci di separare e stoccare anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria, aprono nuove stupefacenti prospettive per il futuro. Gli scienziati, infatti, stanno testando diverse tecnologie che ritengono possano essere in grado di rallentare, o persino invertire gli effetti del riscaldamento globale, intervenendo deliberatamente sul clima. Ma come funzionano realmente questi strumenti e quanto sono fattibili? E soprattutto, la loro applicazione contempla l’eventualità di rischi per il Pianeta?
 
di   Giovanni Gaetani Liseo   Italia, 2019 41'
Produttore:
CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia
Domenico ha diciotto anni e fa il pastore. Vive in una fattoria sulle montagne siciliane, insieme al padre, alla madre e al fratello. Lavorano tutti nei campi, come si faceva una volta. Il tempo è scandito dai ritmi della natura e degli animali accuditi. Il ragazzo trascorre tutte le sue giornate al pascolo con il suo gregge, immerso nei suoi pensieri, nascondendo segretamente un sogno: ottenere la patente di guida. Decide di iscriversi all’autoscuola, ma la distanza che lo separa dal paese, gli orari rigidi imposti dal suo lavoro e le incombenze quotidiane lo mettono alla prova, rendendo più complicata del previsto la realizzazione dell’impresa.
di   Milo Adami   Italia, 2019 19'
Regista:
Produttore:
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio In collaborazione con: Istituto Luce 
Viaggio tra le fotografie, le lettere, i ricordi, i pensieri e gli articoli di Antonio Cederna (1921-1996), giornalista e intellettuale tra i padri dell’ambientalismo italiano, il quale ha dedicato la propria vita a sensibilizzare il Paese per uno sviluppo nel rispetto della qualità di vita delle persone e nella tutela dei vincoli paesaggistici e storico artistici. “Pianificare è modernità”, amava ripetere. E così, come rileggendo gli appunti di un taccuino privato, in un tempo sospeso tra passato e presente, la voce del figlio Giuseppe torna sulle memorie lasciate dal padre, guidato dalle sue battaglie, dai suoni e dai filmati d’archivio, nonché dalle immagini dei grandi insediamenti urbani e commerciali edificati a Roma nell’ultimo decennio.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
di   Mario Brenta  Karine de Villers   Italia, 2018 60'
Produttore:
Jolefilm
Uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nella strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Tra ricchezza e povertà, tra omologazione e perdita d’identità, tra realtà e illusione, nient’altro che una grande favola, un inganno, una menzogna collettiva di cui la rappresentazione della vita quotidiana ne diventa l’inquietante metafora. Inquietante come il sorriso del Gatto di Alice nel paese delle meraviglie, il quale, alla richiesta di aiuto della bambina per trovare la strada che la conduca fuori dal bosco, risponde con il suo caratteristico ghigno: «Tutto dipende da dove vuoi andare». La voce narrante è di Marco Paolini.
di   Rakel Garðarsdóttir e Agusta M. Olafsdottir   Islanda, 2018 55'
Produttore:
Vesturport, Vakandi, Landvernd
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Una giovane madre islandese, avvertendo la questione della produzione dei rifiuti in tutta la sua problematicità sociale e ambientale, cerca di analizzarne i meccanismi per capire quali cambiamenti attuare nel proprio quotidiano. In particolare concentra la sua attenzione sugli sprechi nel consumo alimentare e nell’industria della moda. Attraverso interviste con vari esperti, designer, attivisti e manager industriali, oltre a far luce sul problema, vengono offerte soluzioni efficaci, in grado di portare a una significativa riduzione degli sprechi. Uno sguardo positivo, concreto e lungimirante; un atto di sensibilizzazione per indurre a comprendere che anche piccoli aggiustamenti alle nostre abitudini possono generare un impatto positivo sul nostro Pianeta.
 
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