venerdì 24 maggio 2019

Canéderli, Knödel, Castel d'Appiano, Burg Hocheppan. #CSEcreativitàsenzafrontiere

 
I canéderli o Knödel dal ted. Knot (nodo, grumo) o knedlíky in ceco sono un primo piatto tipico della cucina danubiano-alpina, da quella tirolese e tedesca sudorientale a quella austriaca, ceca, slovacca, ungherese e polacca. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile di pane raffermo. 
Gli ingredienti per preparare i canederli tedeschi sono molto semplici e costano poco:
  • 250 gr. di pane raffermo (le rosette vanno benissimo – e ricordatevi di tagliarle a dadini piccoli di mezzo centimetro)
  • 150 gr. di Speck (lo speck dell’Alto Adige è il migliore – tagliato a dadini di 2 o 3 mm)
  • 250 ml. di latte
  • 2 uova fresche
  • ½ cipolla tritata finemente
  • 40 gr. di farina
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di erba cipollina tritata
  • 1 cucchiaio di burro
  • Sale e pepe quanto basta
  • Noce moscata
  • Olio extravergine di oliva
  • Brodo di carne (2 litri)
Nella cucina tedesca questi grossi gnocchi sono molto diffusi con uno novero di varianti e nomi differenti (oltre a Knödel anche Klöße). Nella cucina italiana sono diffusi al Nord-Est nelle aree alpine di antica influenza austriaco-tirolese nelle cucine regionali dell'Alto Adige, del Trentino, dell'Alto Bellunese del Friuli, della Venezia-Giulia e dell'alta Valtellina. In particolare la parola "canederli" deriva dal termine Knödel in quanto si riferisce alle ricette maggiormente antiche dove era diffusa tale ricetta, come ad esempio nell'area del Tirolo. In friulano i canederli sono chiamati chineglis o chineghi (Kneidl in dialetto timavese); a Trieste vengono chiamati gnochi de pan (gnocchi di pane) e nelle valli ladine prendono il nome di bales o balotes.
Una prima rappresentazione di canederli si trova in un affresco nella cappella di castel d'Appiano risalente attorno al 1180
Castel d'Appiano (in lingua tedesca, Burg Hocheppan) è un castello che si trova a Missiano, frazione di Appiano sulla Strada del Vino, in provincia di Bolzano.
Si tratta di una delle più importanti costruzioni difensive medievali dell'Alto Adige. Secondo i principali studiosi, lo sperone era occupato o anche fortificato già al tempo dei Reti, circa duemila anni fa. I più recenti risultati di ricerche archeologiche paiono confermare questo dato. Per alcuni la fortezza medievale risalirebbe al 1125, costruita per volere del conte Ulrico II di Appiano come castello di offensiva; altri invece ritengono più verosimile una data di fondazione posteriore.
Il castello e panorama sulla vallata
Il castello, entrata
La precedente sede dei conti d'Appiano era situata nelle vicinanze del paese di San Paolo-Appiano: non se ne conosce la localizzazione precisa, tuttavia è discussa la sua identificazione con Castel Altenburg presso San Paolo o Castel Freudenstein ad Appiano. Le ragioni del trasferimento risiederebbero nella poca sicurezza garantita dal vecchio castello, dal momento che era in corso il conflitto con i conti di Tirolo, dal quale i conti di Appiano alla fine uscirono sconfitti

Nessun commento:

Posta un commento