mercoledì 23 luglio 2025

Il Moscato di Saracena è un vino ottenuto dal Moscatello di Saracena

Il Moscato di Saracena è un vino ottenuto dal Moscatello di Saracena che è un vitigno autoctono e una coltivazione tipica ed esclusiva del comune di Saracena, (Città del Vino) nell'area del Pollino in Provincia di Cosenza.

Il Moscato di Saracena è un vino passito da meditazione. Si produce con un procedimento antichissimo che prevede la vinificazione separata dell'uva moscatello, ottenuta dal vitigno autoctono e da altre uve. Il mosto ottenuto dalla vinificazione delle uve Malvasia, Duraca e Guarnaccia viene concentrato – attraverso un processo di sapiente e peculiare bollitura - per ottenere una riduzione di circa un terzo del totale: questo procedimento determina un aumento del grado zuccherino e quindi del grado alcolometrico. L'aroma ed il gusto particolari provengono invece dall'uva moscatello, raccolta e appassita alcune settimane prima della vendemmia. 

L'uva moscatello disidratata, selezionata e schiacciata manualmente, viene quindi aggiunta – nelle giuste proporzioni – al mosto concentrato. Dopo una lunga e lenta fermentazione, si ottiene un vino passito color giallo ambra dall'aroma intenso e dal sapore di miele, fichi secchi, frutta esotica. Rilevanti i riconoscimenti e i premi su scala internazionale.

Il Moscato al governo di Saracena è un presidio slow food.  it.wikipedia.org

Già nel Cinquecento i barili di Moscato di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale. Sulla tavola di papa Pio IV il Moscato di Saracena non mancava mai e Guglielmo Sirleto, il cardinale calabrese Prefetto della Biblioteca Vaticana, ne era particolarmente ghiotto. Anche in tempi più recenti si trovano riferimenti precisi a questo vino in due resoconti del Grand Tour. Lo cita Norman Douglas nel 1915 nel suo libro “Old Calabria” dove scrive “..sorge il prosperoso paese di Saracena, famoso fin dai secoli passati per il suo moscato. Lo si ottiene dall’uva portata dai saraceni da Maskat”. Ma anche George Gissing in “By the Jonian sea” del 1901 ricorda ”.. come cosa in pieno degna dell’antica Sibari un vino bianco, gradevole al palato, chiamato moscato di Saracena”.

Il Moscato di Saracena si produce vinificando uve guarnaccia, malvasia, “adduroca” (termine dialettale che sta per profumata) e moscatello (un vitigno locale che non è mai stato censito: non è né moscato di Alessandria, né moscato di Amburgo, e solo a Saracena la coltivazione raggiunge buoni livelli qualitativi). Le percentuali tra le diverse uve possono variare sensibilmente, ma in genere guarnaccia e malvasia sono prevalenti e viene aggiunta solo una piccola quantità di “adduraca”, un vitigno molto profumato e aromatico. Il moscatello, raccolto al giusto punto di maturazione, è appeso su graticci ombreggiati per 15, 20 giorni, per concentrarne, attraverso l’appassimento, zuccheri e aromi. Gli acini disidratati subiscono successivamente un’attenta selezione manuale (normalmente si tratta di un lavoro femminile), seguita da una delicata pressatura. Dopo la vendemmia, guarnaccia, malvasia e adduraca invece sono pigiate e il mosto ottenuto è sottoposto a bollitura per ottenere una riduzione di circa un terzo del totale: questo procedimento determina un aumento del grado zuccherino e quindi del grado alcolometrico. I due mosti sono assemblati e iniziano un percorso fermentativo natural, a secondo dei produttori, in botti di legno o in vasche di acciaio. Il risultato è un vino dal lucente color ambra, intensamente profumato: alle note resinose e aromatiche si uniscono aristocratici sentori di fichi secchi, frutta esotica, mandorle e miele. Al palato mantiene eleganza e finezza, discreta persistenza, buon equilibrio e una piacevole nota amarognola.  web.archive.org -  Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus

 I produttori del Moscato al governo di Saracena Presidio Slow Food
Azienda Agricola Diana
Contrada Mileo – tel. 347 3892928
info@aziendaagricoladiana.it

Cantine Viola
Via Roma, 18 – 340 8340943
info@cantineviola.it

Feudo dei Sanseverino
Via Vittorio Emanuele, 108-110 – tel. 329 2674700
info@feudodeisanseverino.it

Franco Laurito
Contrada Pettinato – tel. 340 9100292
lauritofranco55@alice.it

Giuseppe Calabrese
Via Santa Maria Maddalena, 258 – tel. 340 6023820
info@giuseppe-calabrese.it

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