sabato 4 aprile 2020

#RipercorrendoInsieme: Gatto nero, gatto bianco - Emir Kusturica

Gatto nero, gatto bianco (Crna mačka, beli mačor) è un film del 1998 diretto da Emir Kusturica.
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È un affresco grottesco sull'edonismo e l'allegria della popolazione gitana.
La traduzione letterale del titolo è Gatta nera, gattone bianco; i due gatti compaiono in alcune scene, simboli del contrasto tra i personaggi: la coppia Zare-Ida, uno bruno e sognatore, l'altra bionda e pratica, ma anche la coppia Afrodita-Grga, una piccola coraggiosa, l'altro grosso e idealista.
La trama è grottesca, fitta di personaggi gitani caratteristici, vari simboli metaforici ed episodi espressivi di dinamismo e gaiezza. Il filo delle vicende è il desiderio di quattro giovani di fuggire il promesso matrimonio, rincorrendo l'anima gemella attraverso un carosello di avventure buffonesche.
Cinema sotto le stelle Gatto Nero gatto bianco Casa delle arti Succivo
Grga Pitić, un magnate delle discariche, e Zarije, orgoglioso proprietario di una cava, sono grandi amici pur non vedendosi da oltre venticinque anni. Il figlio di Zarije, Matko, è un buono a nulla; incapace di chiedere aiuto a suo padre si rivolge a Grga per farsi prestare del denaro e concludere un affare. Successivamente coinvolge anche Dadan Karambolo, il boss dei gangster gitani, che immancabilmente lo raggira. Il piano fallisce e Matko deve pagare un pegno a Dadan: suo figlio Zare, deve sposare la sorella di Dadan, Afrodita, quando invece è innamorato di Ida.
In più scene del film il personaggio di Grga Pitić guarda ripetutamente il finale di Casablanca, mentre Ida balla imitando una scena del film Strade di fuoco (1984) di Walter Hill.

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