lunedì 3 novembre 2025

Caserta accende la sua Notte Bianca – La città celebra la quarta edizione dedicata a Lello Menditto e ai grandi padri casertani

Caserta si prepara a brillare ancora una volta domenica 7 dicembre 2025, quando la città darà vita alla quarta edizione della Notte Bianca di Caserta, un evento che, ormai parte della sua identità culturale, trasformerà vie, piazze e cortili in un grande teatro a cielo aperto dedicato alla creatività, alla partecipazione e alla memoria civile.

Ideata e diretta dall’avvocato Gian Piero Menditto, la manifestazione rappresenta un simbolo di coesione e rinascita urbana, capace di unire istituzioni, imprese e cittadini sotto il segno della cultura condivisa. L’edizione di quest’anno, dal forte valore simbolico, sarà dedicata alla memoria di Lello Menditto e a tutti gli illustri padri casertani che, con la loro opera, hanno contribuito al progresso morale e civile della città.

Alla guida tecnica della macchina organizzativa torna l’ingegnere Salvatore Fusco, responsabile della sicurezza e della gestione logistica. La Live Show curerà invece la direzione artistica e il coordinamento generale, mentre la società A&M garantirà supporto tecnico e il reperimento di risorse aggiuntive.

La Lemon Hub sarà partner per la comunicazione strategica e la PPG seguirà la produzione tipografica, confermando una sinergia di competenze che ha reso la Notte Bianca uno degli appuntamenti più attesi dell’anno in Campania.

Tra le novità più significative dell’edizione 2025 spicca l’ampliamento del percorso urbano: Piazza Mercato e Piazza Sant’Anna entreranno ufficialmente a far parte del circuito degli eventi, insieme al tradizionale asse di Corso Trieste, Piazza Vanvitelli e Via Mazzini. L’obiettivo è chiaro: rendere la Notte Bianca un’esperienza realmente corale, diffusa e inclusiva, capace di abbracciare l’intera comunità cittadina e i visitatori provenienti da tutta la regione.

In una fase di profonda trasformazione sociale e commerciale per il territorio, la Notte Bianca di Caserta si conferma come un progetto di rilancio urbano, culturale ed economico, nato per restituire alla città un senso di appartenenza e una visione condivisa del futuro.

“Caserta – spiega Gian Piero Menditto – non è soltanto una cornice artistica di rara bellezza, ma una comunità viva che sa illuminarsi di partecipazione e orgoglio. Questa edizione è un atto d’amore verso la città e verso coloro che ne hanno fatto grande la storia.”

Un messaggio potente che si traduce in un evento simbolico: una notte di luce, arte e memoria, capace di trasformare la città in un mosaico di emozioni e incontri.


domenica 2 novembre 2025

Un anno a Dakar 2026, prima rassegna a cinque cerchi in Africa: svelata la mascotte Ayo

Ad un anno dalla cerimonia di apertura, i Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026 presentano Ayo, la mascotte ufficiale della prima rassegna a cinque cerchi organizzata in Africa.

Ayo è un giovane leone che simboleggia la gioia e l'energia dei giovani senegalesi. Il nome significa ‘gioia’ in lingua yoruba e riflette lo spirito di festa e unità associato ai Giochi. Ayo indossa un cappello tradizionale, il fulani tingandé, che rappresenta la saggezza, la dignità e il legame con la vita rurale. La mascotte incarna i valori di Dakar 2026 e mette in risalto il patrimonio culturale del Senegal come Paese ospitante.

Ayo è stato presentato dal Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici Giovanili durante una cerimonia speciale al Grand Théâtre di Dakar, nell'ambito delle celebrazioni del one-year-to-go. Alla presentazione hanno partecipato il Presidente del Senegal Bassirou Diomaye Faye, la Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Kirsty Coventry, Humphrey Kayange, Presidente della Commissione di Coordinamento del CIO per Dakar 2026, e Mamadou D. Ndiaye, Presidente del Comitato Organizzatore di Dakar 2026 e del Comitato Olimpico Senegalese.

Kirsty Coventry, prima africana della storia alla guida del CIO, ha dichiarato: “Questi Giochi rappresentano molto per l'Africa; ispireranno la prossima generazione e apriranno le porte a nuove opportunità in tutto il nostro continente e oltre. La mascotte Ayo trasmette un potente messaggio di gioia e abbatte molte barriere, un vero simbolo di quanto sia giovane e dinamico il nostro continente. Ogni giorno si aprono nuove opportunità per i giovani del Senegal e questi Giochi stanno rendendo possibile tutto questo. Non vedo l'ora di tornare qui tra un anno per festeggiare insieme”.

La mascotte è stata selezionata attraverso un concorso nazionale indetto dal Comitato Organizzatore di Dakar 2026 in collaborazione con il ministero dell'istruzione nazionale. Aperto agli studenti delle scuole medie e superiori, il concorso ha ricevuto più di 500 candidature provenienti da tutti i 16 ispettorati scolastici del Senegal. L'iniziativa mirava a promuovere la creatività tra i giovani e a rafforzare il loro legame con i Giochi in vista del primo evento a cinque cerchi che si terrà in terra africana.

Oltre al lancio della mascotte, le celebrazioni per il one-year-to-go includono la presentazione dell'orologio ufficiale del conto alla rovescia a cura del Partner Olimpico Mondiale OMEGA.

I festeggiamenti proseguiranno all'inizio di novembre con la quarta e ultima edizione di Dakar en Jeux, il festival culturale e sportivo annuale che è diventato un elemento centrale del programma di coinvolgimento di Dakar 2026. Il festival, che si svolgerà dal 4 al 9 novembre a Dakar, Diamniadio e Saly (che saranno anche le sedi delle gare), riunirà le comunità locali attraverso lo sport, la musica e le arti visive, continuando a promuovere i valori olimpici tra i giovani di tutto il Senegal.

Dakar 2026 si svolgerà dal 31 ottobre al 13 novembre 2026 e sarà la quarta edizione dei Giochi Olimpici Giovanili estivi dopo Singapore 2010, Nanchino 2014 e Buenos Aires 2018. L’evento accoglierà 2.700 tra atleti ed atlete (equamente divisi) tra i 15 e i 18 anni provenienti da tutto il mondo. Si disputeranno 73 eventi da medaglia per genere e sette competizioni miste. Per la prima volta a livello giovanile ci sarà anche una Squadra Rifugiati, come già accade ai Giochi da Rio 2016.

Come di consueto, la rassegna olimpica giovanile sarà l’occasione per introdurre nuovi eventi sportivi nel programma olimpico. Sono 25 gli sport in programma: atletica, badminton, baseball (nella versione baseball5), basket 3x3, beach volley, breaking, calcio (futsal), canottaggio (coastal rowing), ciclismo, ginnastica artistica, judo, lotta (beach wrestling), nuoto, pallamano (beach handball), pugilato, rugby (rugby a 7), scherma, skateboarding (street), sport equestri (salto ostacoli), taekwondo, tennistavolo, tiro con l'arco, triathlon, vela e wushu.

Nel corso della loro storia i Giochi Olimpici Giovanili sono stati il trampolino di lancio per tanti talenti azzurri che si sono poi affermati a livello senior. Per esempio, nell’ultima edizione di Buenos Aires 2018 erano emersi Thomas Ceccon, campione olimpico nei 100 dorso a Parigi 2024, che vinse cinque medaglie tra cui l’oro nei 50 stile libero; il portabandiera Davide Di Veroli, oro nella spada e nel team misto di scherma assieme a Martina Favaretto, poi d’argento nel fioretto a squadre a Parigi 2024; Giorgia Villa, tra le artefici in Francia di uno storico argento con le Fate della ginnastica artistica, che in Argentina vinse tre ori e un argento, e Federico Burdisso, bronzo a Tokyo 2020 nei 200 farfalla di nuoto, che a Baires ottenne tre medaglie.


sabato 1 novembre 2025

Castello di Limatola | “Cirque de Noël” tema della XVI edizione di “Cadeaux al Castello”

Il Castello di Limatola si prepara ad accogliere il grande Circo del Natale: “Cirque de Noël” il tema della XVI edizione di “Cadeaux al Castello”, tra i mercatini più famosi e riconosciuti d’Europa. Dal 7 novembre al 14 dicembre un percorso fantastico, ispirato alle scene e ai personaggi circensi, condurrà grandi e piccini nella magica atmosfera natalizia.

Sabato 8 dicembre l’inaugurazione ufficiale di questo viaggio incantato in cui sarà possibile imbattersi in clown, giocolieri, maghi, saltimbanchi, sputafuoco e l’immancabile Grinch. I personaggi circensi accompagneranno i visitatori in un percorso scintillante di luminarie, animato da artisti di strada, antichi mestieri, gastronomia e ovviamente il mercatino di Natale, che da quindici anni si attesta tra i più importanti d’Europa.

Circa 80 espositori propongono, negli spazi interni ed esterni del Castello, prodotti ed eccellenze dell'artigianato, antiquariato, ceramiche e gastronomia. Inoltre, la Grande Baita di Babbo Natale anche quest'anno dà la possibilità a tutti i bambini di scattare gratuitamente una foto ricordo con Santa Claus.

L’ISPIRAZIONE AL TEMA

“Il circo, con il suo carico di divertimento, mistero e fascino è un luogo che riunisce tutta la famiglia. E’ un mondo fatto da persone libere che donano ogni giorno la loro arte suscitando la stessa meraviglia in ogni spettatore rendendolo senza età” spiega Pina Martone Sgueglia, proprietaria del Castello di Limatola, che sedici anni fa ha ideato i mercatini di Natale insieme al marito Stefano e porta avanti con successo insieme ai figli Tonio e Piera.

DATE E ORARI 2025

Il Castello medievale di Limatola, situato tra le province di Benevento e Caserta, aprirà le porte ai famosi mercatini di Natale nei weekend di novembre, dal 7 al 9, dal 14 al 16 e poi, ininterrottamente, dal 28 novembre al 14 dicembre. L’inaugurazione ufficiale sabato 8 novembre. Dal lunedì al giovedì l’accesso è dalle 10 alle 22; nei weekend, da venerdì a domenica la magia continua fino alle 23.30.

BIGLIETTO DI INGRESSO AI MERCATINI DI NATALE DI LIMATOLA

Dal lunedì al giovedì il costo del biglietto è di 7 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini; il venerdì 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini. Il sabato, la domenica e lunedì 8 dicembre, il costo è 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini per la visita al mattino; 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini per la visita dal pomeriggio.

L’ingresso è gratuito per i bambini fino a tre anni. Sono previsti turni dedicati a gruppi e scolaresche. Nel biglietto di ingresso è incluso un bicchiere di vin brulè o succo di frutta

I biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale dell'evento, cadeauxalcastello.it.

Dal lunedì al venerdì è possibile acquistarli anche in sede, il giorno stesso della visita.

venerdì 31 ottobre 2025

PalaSele 2025/2026

Marco Mengoni arriva al PalaSele per tre imperdibili date: domenica 2, martedì 4 e mercoledì 5 novembre il cantautore farà tappa a Eboli con Il tour LIVE IN EUROPE 2025  che segna il suo grande ritorno nei palazzetti e le arene più importanti d’Italia e Europa, dopo il successo del tour negli stadi con oltre mezzo milione di biglietti venduti. Già sold out la prima data di Eboli, sono ancora disponibili gli ultimissimi biglietti per gli altri due appuntamenti.

Con questo tour il cantautore celebra 16 anni di carriera che lo hanno consacrato come protagonista della scena musicale italiana: con 85 dischi di platino, oltre 3 miliardi di streaming audio/video, 8 album in studio e 10 tour live, nel suo percorso artistico Marco Mengoni si è affermato come una delle voci più riconoscibili e influenti della musica italiana contemporanea.

LIVE IN EUROPE 2025 - prodotto e organizzato da Live Nation - è un progetto ampio, che prosegue quanto fatto nel trionfale tour degli stadi di quest’estate: bagnare il pop nella grande tradizione teatrale, dove il pubblico stesso è protagonista perché sul palco ritrova la sua storia, quella dei suoi simili e del mondo intero.  

"Questo tour sono io, la mia esperienza, la mia visione del mondo, ciò che ho imparato negli anni: la vita è un necessario processo di decostruzione per ricostruire, e lo stesso avviene alla società. La musica è il mio modo per raccontare tutto ciò e rendermi consapevole, trovando la bellezza anche nella fragilità", racconta Mengoni.

Il cantautore ha scelto di mettersi in gioco ancora più del solito: dalla ricerca minuziosa di un suono inedito che accompagna i suoi brani con nuovi arrangiamenti all’immaginare un palco in cui raccontare la storia da mettere in scena, Marco porta in scena più di un anno di lavoro pensato e voluto per poter finalmente celebrare la ricostruzione insieme al suo pubblico. Un racconto visivo ed emotivo che riflette i cicli di crollo e rinascita che attraversano l’esistenza individuale e collettiva; dopo ogni caduta si cammina sulle rovine, si scava per eliminare il superfluo, si recupera l’essenziale, e si costruisce di nuovo. Lo show è suddiviso in sei capitoli: prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo e catarsi. Forte è l’impronta teatrale che struttura lo spazio e ne guida la narrazione. Dal punto di vista musicale, una sfida complessa quella di unire il suo repertorio moderno con una forma d’arte diversa e secolare, inserire i brani in una scaletta che diventa trama, dividerla in momenti per dare vita ad un flusso narrativo unico. Un lavoro che ha visto Mengoni condividere con Giovanni Pallotti e Francesco Fugazza la direzione musicale di questo ambizioso progetto.

I brani in scaletta ripercorrono una carriera lunga 15 anni tra le grandi hit che hanno fatto la storia del cantautore, gemme mai dimenticate che rientrano in setlist a distanza di anni e cover che si legano naturalmente al racconto che Mengoni porta sul palco.

Ad accompagnare Mengoni sul palco una band di 13 elementi e 6 performer - coreografati da Daniele Sibilli - che dall’assolo su Un fiore contro il diluvio alle coreografie su Mi fiderò e La casa azul circondano Marco, arricchiscono la narrazione e ne amplificano il messaggio. Anche lo studio dei look nasce in primis dall'esigenza narrativa di raccontare il viaggio, fisico e spirituale, del protagonista dello show prima e dei suoi spettatori poi: abiti custom made per un guardaroba ampio che segue la narrazione dello show, con un impatto estetico diverso in ogni data. L’artista - affiancato dallo stylist Nick Cerioni - ha scelto di coinvolgere i brand storici con cui ha sempre amato lavorare e nuovi giovani designer scelti personalmente per poter dar loro visibilità.

Gli ultimissimi biglietti per le date di Eboli sono disponibili su Ticketone, Ticketmaster e Vivaticket. Il Botteghino del PalaSele sarà aperto i giorni di show a partire dalle ore 16:30. L’ingresso generale sarà consentito dalle ore 19, inizio show ore 21.

giovedì 30 ottobre 2025

James Senese è stato un sassofonista, compositore, cantante e attore italiano.

James Senese, pseudonimo di Gaetano Senese è stato un sassofonista, compositore, cantante e attore italiano.

Tra i sassofonisti italiani più noti a livello mondiale, la sua musica spazia tra jazz, rock, soul e funky. Nel 1990 all'Apollo Theater di New York, fu definito dagli statunitensi Brother in soul, appellativo riservato ai grandi artisti. 

Negli anni sessanta e settanta è stato uno dei padri fondatori del movimento musicale Neapolitan power, periodo in cui fondò diversi gruppi musicali, quali The Showmen, Showmen 2 e Napoli Centrale di cui è stato leader fino alla morte. Durante la sua lunga carriera ha collaborato con prestigiosi artisti, tra i quali: Gil Evans, Bob Marley, Ornette Coleman, Art Ensemble of Chicago, Steve Thorton, Lester Bowie, Don Moye, Roberto De Simone, Pino Daniele, Tullio De Piscopo ed Enzo Avitabile.

Figlio di una ragazza napoletana (Anna Senese) e di un afro statunitense della Carolina del Nord (James Smith), soldato della 92nd Infantry Division, nel capoluogo partenopeo in seguito allo sbarco di Salerno. Senese cresce, seguito dal nonno Gaetano,nel quartiere napoletano di Miano, dove ha sempre abitato.

Il giovane James fin da piccolo assorbe le sonorità dei dischi che i militari statunitensi avevano al seguito durante il secondo conflitto mondiale, in cui swing, boogie woogie e Glenn Miller la fanno da padrone, ma ascoltando un disco di John Coltrane resta affascinato dal suono del sax, che la madre gli regalerà all'età di dodici anni, iniziando giovanissimo la sua carriera di sassofonista sotto la guida del maestro e direttore d'orchestra Pasquale Santoro, il quale lo sostenne nonostante le difficoltà economiche del giovane come fece con molti ragazzi del quartiere inserendoli nella nota banda musicale di Piscinola.

Nel 1961, insieme a Mario Musella e ad altri amici, a Terzigno fonda il complesso di Gigi e i suoi Aster. Nel 1963 James e Mario con Vito Russo formano la band de Vito Russo e i 4 Conny, in cui Russo è alla voce, al pianoforte e alle chitarre, Senese al sax, Mario Musella alla voce e al basso, alla chitarra e Ino Galluccio alla batteria; questo complesso inciderà alcuni 45 giri per la King, l'etichetta di Aurelio Fierro.

Il sodalizio con Mario Musella prosegue nel 1965 quando, unendosi a Franco Del Prete, Luciano Maglioccola, Elio D'Anna e Giuseppe Botta fonda la band The Showmen, facendo delle cover di Otis Redding, James Brown e Marvin Gaye. Incidono un lp, The Showmen, e diversi singoli, portando al successo Un'ora sola ti vorrei, vincitrice al Cantagiro 1968. La band si scioglie quando Elio D'Anna fonda gli Osanna e Mario Musella decide di intraprendere la carriera da solista. Senese e Franco Del Prete si uniscono ad altri musicisti e nel 1972 formano una nuova band chiamata Showmen 2 che incide nello stesso anno l'lp omonimo.

Insieme all'amico batterista Franco Del Prete, nel 1974, fonda i Napoli Centrale, un gruppo che si allontana dal genere rock progressivo, per comporre pezzi di jazz-rock dalla forte connotazione popolare su testi in dialetto. Il primo singolo Campagna, registra un buon successo, seguito dall'omonimo primo lp della band composto da sei brani dello stesso genere del singolo.

Negli anni, tra i musicisti che hanno fatto parte della band, occorre ricordare il tastierista statunitense Mark Harris, il bassista inglese Tony Walmsley, Savio Riccardi, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo, Walter Martino, Agostino Marangolo e Pino Daniele che nel 1978, agli esordi della sua carriera, fu ingaggiato dalla band come bassista.

Ed è proprio con Pino Daniele che James Senese, insieme con Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Joe Amoruso ed Ernesto Vitolo va a formare il supergruppo che segue il cantautore napoletano, collaborando nei dischi d'esordio; questi musicisti tornarono a suonare insieme per l'incisione dell'album di Daniele Ricomincio da 30, pubblicato nel maggio 2008.

I Napoli Centrale si scioglieranno nel 1983, anno che sancisce l'inizio della carriera da solista di Senese, per ricomparire sulla scena musicale nel 1992.

Appunto in quell'anno incide il suo primo lp James Senese. Tra i vari lavori da segnalare il disco Hey James, del 1991, in cui Senese omaggia suo padre James Smith. Album di successo, inoltre, Zitte! Sta arrivanne 'o mammone, del 2001, che si avvale di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla e Raiz, nel 2011 gli viene assegnato il premio Armando Gill alla carriera, mentre bisogna attendere il 2012 per il nuovo album È fernuto 'o tiempo.

Tra il 2015 e il 2016 con la band fa oltre 180 concerti in tutta Italia con qualche puntata all'estero, incidendo, nel 2016, il nuovo album 'O' Sanghe, con il ritrovato Franco Del Prete collaboratore ai testi. L'album vince la Targa Tenco come miglior album in dialetto.

Nel maggio del 2018, per i suoi 50 anni di carriera, esce il doppio live registrato al Teatro Tasso di Sorrento e nello stesso anno sperimenta una trasposizione dei suoi brani con il gruppo vocale dei Soul Six. 

  • Nel 1982 appare per la prima volta sugli schermi cinematografici nel film No grazie, il caffè mi rende nervoso di Lodovico Gasparini, recitando, con Lello Arena e Massimo Troisi, nel ruolo di se stesso. Nel film canta la canzone Arò vaje e realizza la colonna sonora.
  • Ha preso parte come guest star del doppiaggio italiano in I Simpson, in cui da la voce al personaggio di Gengive Sanguinanti Murphy.
  • Successivamente è nel cast di Zora la vampira (2000), diretto dai Manetti Bros., mentre nel 2002 appare in un cameo nella pellicola Rosa Funzeca, diretto da Aurelio Grimaldi.
  • Nel 2010 è chiamato da John Turturro nel cast del film doc-musicale Passione, in cui racconta la sua infanzia ed interpreta il brano omonimo, partecipando anche al successivo adattamento teatrale del 2011. Nello stesso anno prende parte ancora ad un film musicale, Radici di Carlo Luglio, in cui recita al fianco di Enzo Gragnaniello, Tony Cercola e Franco Del Prete.
  • Nel 2014 partecipa al cortometraggio di Egidio Carbone Lucifero, Guado, con la partecipazione di Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato e musica di James Senese. Sotto la direzione di Vincenzo Salemme, nel ruolo di se stesso partecipa al film Una festa esagerata (2018).

Nel settembre del 2020 viene presentato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il documentario James di Andrea Della Monica, pellicola che vede anche la partecipazione di John Vignola e Franco Del Prete. 

  • Il presidente del Trianon Viviani Giovanni Pinto, i consiglieri Igina Di Napoli e Antonio Roberto Lucidi, i membri del comitato di indirizzo Francesco Somma e Rosaria Troncone, il direttore artistico Marisa Laurito e tutto il personale del teatro esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di James Senese, straordinario sassofonista, cantante e compositore.
  • Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ricorda James Senese, scomparso all'età di 80 anni: "Ho un ricordo bello e commovente di James Senese, non solo di quando lo vidi per la prima volta suonare con Pino Daniele nel mitico concerto a piazza Plebiscito del 1981, ma perché l’ho conosciuto molto bene quando sono stato Sindaco di Napoli. Sassofonista dal talento assoluto, una potenza di energia, napoletano dalla pelle nera, un autentico interprete del genio musicale cosmopolita dei sud del mondo".
  • Lello Arena, attore, scrive su Instagram dopo la morte di James Senese: "L’ultima immagine che ho di te: a Piazza Plebiscito felice davanti a 10.000 persone felici. Travolte dalla tua passione, dalla potenza e dal tuo modo di stare sul palco, dal tuo eccezionale talento, dal tuo spericolato e innovativo modo di suonare il sax, conquistati, come sempre, dal tuo inconfondibile e personalissimo modo di fare musica. Non sapevo che quello sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio. Ma arrivava dopo due ore e mezza nelle quali avevi fatto insieme al pubblico tutto quello che avevi voluto fare. E di questo sono fiero e orgoglioso. Viva Senese, forever! Lello".
  • Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, scrive su Instagram dopo la morte di James Senese: "Ci ha lasciati James Senese, sassofonista straordinario, musicista, artista napoletano apprezzato in tutto il mondo. Sono ore davvero tristi per la nostra comunità che piange per la scomparsa di un suo figlio così talentuoso e amato. La carriera, la vita e la storia personale di James Senese sono un intreccio di culture e di esperienze che hanno trovato nella città di Napoli il luogo dove fondersi e creare un’espressione artistica originale e straordinaria. Lunghissima la sua carriera musicale costellata da riconoscimenti internazionali e da collaborazioni artistiche che hanno dato vita ad alcune delle band musicali di Napoli più famose della seconda metà del Novecento, dagli Showmen a Napoli Centrale. Lo ricordiamo anche per la sua grande umanità. Le nostre condoglianze a tutti i suoi familiari e a quanti gli hanno voluto bene".
  • Enzo Avitabile, cantante e musicista, scrive su Instagram dopo la morte di James Senese: "Non bastano parole per un dolore così grande ma solo un grazie! Grazie per il tuo talento, la dedizione, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre".

lunedì 27 ottobre 2025

Winter Olympics in Turin | 3000 m staffetta femminile di short track - Anne Abernathy - Irene Karlijn Wüst - snowboarding men's halfpipe | Michelle Kwan

> La gara dei 3000 m staffetta femminile di short track dei XX Giochi olimpici invernali è iniziata il 12 ed è terminata il 22 febbraio 2006 e si è disputata al Palazzo a Vela di Torino.

Due nazioni partecipanti alla Finale A hanno sostituito alcuni atleti. Il Canada ha inserito Anouk Leblanc-Boucher al posto di Amanda Overland, la Corea del Sud ha cambiato Kang Yun-Mi con Jeon Da-Hye.

La Cina ha concluso al terzo posto è stata squalificata poiché Wang Meng ha irregolarmente ostacolato un atleta canadese. L'Italia ha quindi guadagnato la terza posizione e la medaglia di bronzo.

Finale A

 

ClassNazioneNomiTempo
Corea del Sud (bandiera) Corea del SudByun Chun-sa
Choi Eun-kyung
Jeon Da-hye
Jin Sun-yu
4:17.040
Canada (bandiera) CanadaAlanna Kraus
Anouk Leblanc-Boucher
Kalyna Roberge
Tania Vicent
4:17.336
Italia (bandiera) ItaliaMarta Capurso
Arianna Fontana
Katia Zini
Mara Zini
4:20.030
-Cina (bandiera) CinaCheng Xiaolei
Fu Tianyu
Wang Meng
Yang Yang (A)
DQ
> The United States Virgin Islands (USVI) sent a delegation to compete at the 2006 Winter Olympics in Turin, Italy from 10 to 26 February 2006. The only competitor sent by the USVI was Anne Abernathy, who broke her wrist in a practice run and was therefore unable to compete.

Anne Abernathy, known by the nickname "Grandma Luge", was 52 years old at the time of the Turin Olympics. Abernathy was the oldest female athlete at these Olympics. About her age, she said, "It's a big deal for a lot of women that someone over 50 is going out there and doing it." 
She had represented the Virgin Islands at the five proceeding Winter Olympics. She was forced out of the women's singles competition due to a broken wrist suffered in her fifth training run on 12 February. Initially left off the start list entirely, a three-judge panel of the Court of Arbitration for Sport ruled on 17 February 2006 that she should officially be recorded as "Did Not Start".
The other female lugers gifted her a signed start number 31, with Michelle Despain of Argentina writing "Thank you for your example, Anne." In the competition, the Germans swept the medals; Sylke Otto won gold; Silke Kraushaar-Pielach took the silver, and Tatjana Hüfner won the bronze.

> Irene Karlijn Wüst, detta Ireen (Goirle, 1º aprile 1986), è un'ex pattinatrice di velocità su ghiaccio olandese, vincitrice di sei medaglie d'oro olimpiche. Il 12 febbraio 2006, all'età di 19 anni, ha vinto la medaglia d'oro nei 3000 metri alle Olimpiadi invernali di Torino 2006, diventando così la più giovane campionessa olimpica olandese nella storia.
Esordisce a livello senior nel novembre 2003, con due noni posti ai campionati olandesi su distanza singola. Nel 2005 vince la medaglia d'oro ai campionati mondiali juniores. Nella stagione 2005-2006 vince tre ori ai campionati olandesi su distanza singola, qualificandosi per le Olimpiadi di Torino. Ai giochi conquista l'oro nei 3000 metri e il bronzo nei 1500. Nel 2007, a Heerenveen, vince per la prima volta i campionati mondiali completi, poi conquista due medaglie d'oro, nei 1000 e nei 1500 metri ai mondiali su distanza singola di Salt Lake City. Nel 2008 vince il titolo di campionessa europea e conquista l'oro nell'inseguimento a squadre ai Mondiali di Nagano.
> The men's halfpipe event in snowboarding at the 2006 Winter Olympics was held in Bardonecchia, a village in the Province of Turin, Italy. The competition took place on 12 February 2006.
Rank Name Qualification Final
Run 1 Run 2 Rank Run 1 Run 2
1 Shaun White (USA) 37.7 45.3 7 46.8 26.6
2 Danny Kass (USA) 43.8 1 20.8 44.0
3 Markku Koski (FIN) 20.2 40.6 9 41.5 31.4
4 Mason Aguirre (USA) 43.4 3 40.3 37.1
5 Antti Autti (FIN) 43.5 2 28.2 39.1
6 Gary Zebrowski (FRA) 30.7 43.3 8 38.6 29.5
7 Markus Keller (SUI) 33.7 38.3 11 29.3 38.5
8 Christophe Schmidt (GER) 39.4 6 33.2 37.5
9 Vinzenz Lüps (GER) 33.9 39.5 10 28.7 36.8
10 Risto Mattila (FIN) 40.8 5 31.6 35.8
11 Crispin Lipscomb (CAN) 19.6 37.9 12 23.4 33.5
12 Andy Finch (USA) 43.1 4 9.6 24.7 
Michelle Wing Kwan ( è un'ex pattinatrice artistica su ghiaccio statunitense, campionessa mondiale nel singolo femminile. 
Per oltre un decennio, Kwan non è stata solo la pattinatrice artistica più popolare d'America, ma anche una delle atlete più premiate della storia negli Stati Uniti.
Dal 1997 al 2005, è stata la pattinatrice più pagata della U.S. Figure Skating Association in termini di gettoni di presenza e premi in denaro, nonché una delle atlete olimpiche più pagate in termini di sponsorizzazioni. Kwan è stata anche la pattinatrice più pagata nei tour Champions on Ice.
È universalmente considerata una dei migliori pattinatori della storia.
A livello internazionale, dopo il quarto posto ai mondiali del 1995, nel 1996 ha vinto il titolo mondiale. Da allora fino al 2004 è salita sempre sul podio ad ogni edizione dei mondiali, conquistando complessivamente 5 ori, 3 argenti e un bronzo. Ai Giochi olimpici invernali ha vinto una medaglia d'argento ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano (1998) e una di bronzo ai XIX Giochi olimpici invernali di Salt Lake City (2002).
Al suo palmarès personale manca solo l'oro olimpico: le speranze di conquistarlo ai XX Giochi olimpici invernali di Torino (2006) sono svanite pochi giorni prima della gara, quando, già a Torino, Michelle Kwan ha annunciato il suo ritiro dalla competizione olimpica a causa di un infortunio, che già l'aveva tenuta fuori dai campionati statunitensi nel gennaio 2006.

venerdì 24 ottobre 2025

Vietri sul Mare (SA) | Edoardo Colace: "SULLE ORME DI ESCHER - FOTOGRAFIA".

Per gli Incontri di Cultura, XII edizione:

Edoardo Colace: "SULLE ORME DI ESCHER - FOTOGRAFIA".

Intervengono: prof.ssa Cristina Tafuri, arch. Daniela Scalese; dialoga con l'autore il fotografo Armando Cerzosimo.

Saluti istituzionali: dott. Giovanni de Simone, avv. Daniele Benincasa; modera il giornalista Aniello Palumbo.

Venerdì 31 ottobre, ore 18:30 presso l'Aula Consiliare del Comune, c.so Umberto I n.83, Vietri sul Mare (SA).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. In collaborazione con comune di Vietri sul Mare, Proloco Vietri sul Mare, Cerzosimo Fotografia.

Il prezioso lavoro realizzato dal fotografo salernitano Edoardo Colace svela, con uno sguardo contemporaneo e suggestivo, il fascino enigmatico dei luoghi che hanno ispirato alcune delle opere più celebri dell'artista olandese Maurits Cornelis Escher. Le immagini restano ancorate alla realtà ma evocano l’intuizione dell’artista, restituendo la suggestione di mondi paralleli e spazi che sembrano sovvertire le leggi della gravità. È qui che si innesca la magia: lo scatto riprende il fascino metafisico che ha trasformato il reale in un misto di rappresentazione e visionarietà. In questa tensione, sospesa tra rigore e immaginazione, l’Arte (grafica e fotografica) emerge come forza viva capace di rinnovare l’identità dei luoghi: un atto non solo contemplativo ma, allo stesso tempo, generativo. - La Congrega Letteraria