La grande danza contemporanea torna a illuminare l’estate salernitana: presentata questa mattina presso la Sala Torre della Provincia di Salerno il Salerno Danza Festival 2025, il progetto artistico a cura del CDTM – Circuito Danza Teatro e Musica, realizzato con il riconoscimento del MiC (che ha inserito l’evento nella sua programmazione triennale) e il sostegno di Regione Campania, che per oltre un mese trasformerà siti archeologici, giardini e piazze in palcoscenici sotto le stelle. Salerno Danza Festival
«Questo festival nasce dalla convinzione che la danza non sia solo spettacolo, ma anche un atto politico e comunitario. 'Salerno Danza' è un progetto che connette luoghi, idee e persone, offrendo bellezza e contenuti in un’epoca che ne ha profondamente bisogno», ha esordito Claudio Malangone, Presidente del CDTM.
La manifestazione è considerata tra le più qualificate e professionali del genere del Sud Italia. «Il Salerno Danza Festival è un esempio concreto di come si possa fare promozione del territorio attraverso l’arte. Portare la danza contemporanea nei nostri luoghi più suggestivi significa generare un dialogo vivo tra cultura, turismo e identità locale», ha aggiunto Pasquale Sorrentino, Assessore al Turismo della Provincia di Salerno.
La danza andrà in scena in 5 location tra Salerno e provincia e 2 siti archeologici di pregio. «Ascea è da sempre luogo di pensiero e di bellezza, e accogliere nel nostro patrimonio archeologico e naturalistico la danza contemporanea è un modo per coniugare il passato con il futuro, valorizzando in maniera intelligente e sensibile i nostri spazi», ha spiegato Pietro D’Angiolillo, Vicesindaco di Ascea.
«Accogliere la danza in un sito archeologico come Velia significa dare nuova voce alla nostra storia. È un incontro tra epoche, un dialogo tra pietra e corpo che rinnova il senso stesso della memoria», ha sottolineato Tiziana D’Angelo, direttrice Parchi archeologici di Paestum e Velia.
Il tema di quest’anno, “De Rerum Natura”, ispirato all’omonima opera di Tito Lucrezio Caro, segna l’inizio di una nuova triennalità progettuale. Un’indagine poetica e sensoriale sul rapporto tra l’uomo e la natura, tra gesto e paesaggio, tra linguaggio artistico e contesto, che diventa visione e esperienza immersiva.
Il festival intende valorizzare la danza come forma di benessere e di condivisione, capace di generare cultura e bellezza nei luoghi in cui si intrecciano arte e territorio.
«La danza, come ogni forma d’arte autentica, ci restituisce il senso profondo della relazione tra corpo, spirito e ambiente. 'De Rerum Natura' non è solo un titolo, ma una sfida etica e poetica che oggi il Festival lancia al nostro tempo», ha evidenziato Don Gianni Citro Presidente Fondazione CREA, partner del Festival.
- Ventinove spettacoli, tra il 26 giugno e il 29 luglio, in un percorso che toccherà cinque luoghi simbolici della provincia di Salerno:
- il Parco Archeologico Etrusco di Pontecagnano-Faiano,
- l’Area Archeologica e il Giardino degli Ulivi di Ascea-Velia,
- il Teatro Kamaraton di Camerota,
- la Piazza Sant’Eustachio di Gioi,
- l’Auditorium Architetto Giuseppe Guida di Celle di Bulgheria.
«Abbiamo immaginato un festival che fosse un percorso, un racconto a più voci sul legame tra uomo e natura, tra il gesto e il paesaggio. Le compagnie coinvolte ci offrono una straordinaria varietà di visioni coreografiche, capaci di emozionare e far riflettere», conclude Luigi Aruta, Direttore artistico del Festival.
- IL PROGRAMMA 21 compagnie di cui 4 internazionali e 2 emergenti, 6 prime di cui 1 internazionale: il viaggio del Salerno Danza Festival 2025 comincia il 26 giugno a Pontecagnano, dove Expresso Forma inaugura il festival in Piazza Sabbato con La Caravan Electrique, seguita il giorno dopo da Private Callas della compagnia Artemis al Parco Archeologico Etrusco.
- Il Festival prosegue poi ad Ascea-Velia, con tre giornate (4, 5 e 6 luglio) dedicate a sei spettacoli che coinvolgono le compagnie Asmed, MM Contemporary Dance Company, S’Ala Production e JC Movement.
- VENERDÌ 4 LUGLIO: IL GRIDO BIANCO DI ASMED Si comincia il 4 luglio con “Latte+” di Asmed – Balletto di Sardegna, la prima compagnia di danza dell’isola riconosciuta a livello istituzionale e tra le più attive sulla scena internazionale. Attiva dal 1982 e punto di riferimento per la danza d’autore, Asmed porta in scena un lavoro liberamente ispirato all’universo disturbante di Arancia Meccanica di Kubrick: un bicchiere di latte, candido e innocuo, che nasconde una spirale di violenza, emarginazione e identità negate. Latte+ è una performance viscerale, un “grido bianco” che ci costringe a riflettere sulla brutalità quotidiana assorbita senza accorgercene. Coreografia e interpretazione diventano così strumenti per mettere a nudo il nostro rapporto con l’aggressività normalizzata.
- SABATO 5 LUGLIO: LA DOPPIA ANIMA DI MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY Il 5 luglio è la volta della MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, eccellenza coreutica fondata nel 1999 a Reggio Emilia. In scena due lavori distinti e complementari: “Short Stories”, coreografia di Merola con musica live di Natalia Abbascià, è un trittico di storie brevi e intense pensato per spazi non convenzionali. I danzatori abitano l’area archeologica di Velia con assoli, duetti e partiture corali che nascono in simbiosi con il paesaggio, trasformando ogni movimento in un dialogo vivo tra corpo e luogo. “Elegia”, firmata da Enrico Morelli, è un inno alla memoria e alla speranza. Otto interpreti si muovono in un turbine coreografico che evoca fragilità e rinascita, accompagnati dalle musiche di Chopin e Villarosa e dalle parole poetiche di Mariangela Gualtieri. Un lavoro lirico e intenso che celebra la cura reciproca e la possibilità di ricominciare.
- DOMENICA 6 LUGLIO: VISIONI COREOGRAFICHE TRA IRONIA E IDENTITÀ Il trittico si conclude il 6 luglio con due compagnie che portano in scena il Boléro di Ravel, reinterpretato attraverso visioni artistiche radicali e originali. S’Ala Production, con il progetto EM+ firmato da Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, propone How to_just another Boléro: un duetto che si svolge nello spazio minimo di un tappeto. Tra gioco, cooperazione e intimità, i due performer riscrivono il concetto di contatto e apprendimento, evocando con ironia e dramma la tensione dei rapporti umani. A seguire, JC Movement Production, compagnia lussemburghese diretta dalla pluripremiata coreografa Jill Crovisier, presenta due interpretazioni del Boléro: I(ce)(s)Cream – Boléro Femme e Boléro. In entrambi i lavori, i pattini a rotelle diventano metafora del movimento incessante della vita, dell’instabilità del presente e della tenacia dell’individuo. In Boléro Femme, Crovisier esplora le tensioni del femminile con uno sguardo potente e personale; in Boléro, è la solitudine dell’uomo a cercare equilibrio nel disordine. Due performance che uniscono fisicità, teatro e consapevolezza sociale, amplificando il messaggio universale di Ravel in chiave contemporanea.
- Nei Giardini degli Ulivi di Ascea, dall’11 al 13 luglio, si susseguono sei proposte artistiche: da Le Crisalidi di Estemporada a Il Caos e la Farfalla di Arearea e Fuga di Déjà Donné, fino a Whisper Hunt e White Pages – Dedica al Dinamismo della compagnia BTT.
- Il 18 luglio il festival si sposta a Gioi, in Piazza Sant’Eustachio, con una serata che vede protagonisti MdM Group, Contart e Kazyadance con tre performance che declinano il tema della natura in linguaggi fortemente visivi e fisici.
- Il 19, 20, 25, 26 e 27 luglio il palcoscenico si trasferisce nel suggestivo Teatro Kamaraton di Camerota, dove si alterneranno Atacama, Cornelia, Virgilio Sieni, Twain, Interno5 e Artgarage.
- Infine, il 29 luglio la chiusura del Festival è affidata alla compagnia Cie MF, che porterà in scena Re-garde all’Auditorium Architetto Giuseppe Guida di Celle di Bulgheria, a suggello di un percorso che ha saputo fondere radici, visioni e territori.
Con il Salerno Danza Festival 2025, la danza si fa viaggio, relazione, rito collettivo. Un festival che continua a crescere nella qualità della proposta, nella bellezza dei contesti e nella capacità di far dialogare pubblico e artista in un’esperienza condivisa, oltre il palcoscenico.
INFO UTILI Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21.30. Il costo d’ingresso è sempre di 3 euro, ad esclusione degli appuntamenti in programma al Teatro Kamaraton di Camerota. Qui l’ingresso è gratuito, su prenotazione, fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: https://www.instagram.com/salernodanza_festival/ - www.salernodanzafestival.net.
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