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L) LUOGHI, LINGUE, LIBERTÀ - #InItalia

𝑰𝑳 𝑺𝑼𝑶𝑵𝑶 𝑫𝑬𝑳 𝑺𝑰𝑳𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶, 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑭𝒐𝒏𝒅𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑮𝒓𝒂𝒔𝒔𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒓𝒊𝒑𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝑨𝒏𝒏𝒆 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒌🎶
🎵Lunedì 27 gennaio, alle 7:30pm, nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, in occasione del Giorno della Memoria, si ricordano le vittime delle persecuzioni e dello sterminio nazifascista con uno speciale evento musicale: “IL SUONO DEL SILENZIO”, melologo di Antonietta Cozzoli che ripercorre la storia di Anne Frank nel ricordo dell’amica Miep Gies, liberamente ispirata al celebre Diario.
  • 🎻Protagonisti saranno Antonietta Cozzoli, testo e voce recitante, 
  • Luigi Facchini, flauto, 
  • Mauro Altamura, clarinetto, 
  • Teresa Dangelico, violino, Tiziano Zanzarella, fisarmonica, 
  • Leo Binetti, pianoforte 
  • con musiche di Bach, Williams e Silvestro Sabatelli, anche curatore degli arrangiamenti.
“...𝒆 𝒏𝙤𝒏 𝒑𝙖𝒔𝙨𝒂 𝒈𝙞𝒐𝙧𝒏𝙤 𝙘𝒉𝙚 𝙞𝒐 𝒏𝙤𝒏 𝒓𝙞𝒄𝙤𝒓𝙙𝒊 𝒒𝙪𝒆𝙡 4 𝙖𝒈𝙤𝒔𝙩𝒐 𝒅𝙚𝒍 ’44 𝒆 𝒏𝙤𝒏 𝒑𝙚𝒏𝙨𝒊 𝒂𝙙 𝘼𝒏𝙣𝒆 𝑭𝙧𝒂𝙣𝒌.” - 
Maggiori informazioni e biglietti a questo link 👉🏽 rpu.gl/SuonoDelSilenzio -  PACT - Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia
Nel paesaggio delle colline moreniche, a cavallo tra due Regioni, sorge Valeggio sul Mincio, paese che per lingua, tradizioni e memorie appartiene alla cultura lombardo-veneta.

Edificato, insieme alla frazione di Borghetto nei pressi di un antico guado, è punto d’incontro tra la terra e il fiume Mincio. Circa trentacinque secoli fa, le prime comunità si insediarono sugli isoloni che spartivano le acque del Mincio. In quell’Età, denominata del Bronzo (3.500 a.C. – 1.200 a.C.), un grande villaggio sorse a sud di Borghetto. Nel 1955, i lavori di canalizzazione del Mincio portarono alla luce a sud di Borghetto, l’Isolone della Prevaldesca (o delle Palafitte) e tombe dell’Età del Ferro (II – I millennio a.C.). Lì, come riporta lo storico Cesare Farinelli nel libro “Storia di Valeggio e del suo territorio”, furono recuperati «qualcosa come sedicimila reperti prima che le ruspe facessero scomparire per sempre l’Isolone».

Fra il VI ed il V secolo a.C., tribù celtiche provenienti dalle regioni della Francia, i Galli Cisalpini invasero la Pianura Padana e si insediarono nella valle del Mincio dove, molti secoli dopo, sorgerà Borghetto.
La successiva latinizzazione delle genti padane è attestata dalle sepolture romane, rinvenute sotto l’odierno centro di Valeggio, caratterizzate da iscrizioni latine e da monumenti marmorei. All’epoca romana appartengono anche i “raccordi“ stradali che collegavano il guado sul Mincio con le Vie Consolari Postumia, Gallica e Claudia Augusta.

Dal V al VI secolo d.C., la valle conobbe le incerte stagioni delle invasioni barbariche; uno di questi popoli, i Longobardi, edificò un primo nucleo abitato sulle rive del nostro fiume e iniziò a coltivare le fertili colline. Tra la fine del I millennio e l’inizio del successivo, il territorio valeggiano fu annesso alla corona imperiale germanica. Nel tempo la Valle del Mincio è stata testimone di molti eventi bellici, fra cui le tre guerre risorgimentali (1848 – 1859 – 1866), che in questi luoghi hanno deciso le sorti dell’Italia. continua

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